martedì 6 settembre 2016

Come usare i Radiomicrofoni

Come si usano i Radiomicrofoni


I 5 ERRORI PIÙ COMUNI DEL WIRELESS

Se è pur vero che i sistemi wireless hanno liberato gli artisti dagli stretti vincoli dei cablaggi, d’altro canto non si può negare che abbiano creato a volte dei grattacapi per chi si occupa di gestire tutta la catena sonora.
Ottenere un comportamento prevedibile con precisione da un sistema wireless è un obiettivo che accomuna il neofita al grande professionista del settore. Non si tratta di “indovinare” e di agire affidandosi alla sorte ed ai tentativi, ma è questione di comprendere a pieno le basi su cui tali sistemi funzionano, così da poter trionfare sempre e senza eccezioni su interruzioni di segnale, interferenze e distorsioni.
1 – Interruzione del segnale
La prima cosa da fare è mantenere il più possibile una linea di visuale tra le antenne di trasmettitore e ricevitore. In questo percorso, sono da evitare come ostacoli : oggetti metallici, pareti, un alto numero di persone. Idealmente le antenne riceventi dovrebbero essere nella stessa stanza dei trasmettitori ed in posizione elevata rispetto a possibili ostacoli e pubblico.

Posizione ricevitore radiomicrofono
corpo umano può essere fonte d’interferenza per i segnali wireless, essendo in gran parte composto di acqua e quindi in grado di assorbire l’energia delle onde radio. Se volete averne una prova, ponete le mani chiuse in forma di “coppa” intorno l’antenna del trasmettitore, per ascoltare l’uscita diminuire del 50% o più. Il segnale può soffrire anche se l’antenna flessibile di un trasmettitore da tasca viene piegata.
Posizione antenne trasmettitore radiomicrofono 
2 – Tipo di antenna e posizionamento errato
Sulle antenne si hanno i maggiori fraintendimenti nel mondo dei radiomicrofoni. Un’errata selezione dell’antenna, un suo posizionamento scorretto, possono causare un corto raggio del segnale, punti morti o bassa intensità da cui scaturiscono frequenti interruzioni.
I moderni ricevitori che fanno uso della funzione Diversity, rispetto a quelli a singola antenna, hanno sicuramente risolto molti problemi di affidabilità, ma ciò non toglie che le antenne vanno ancora messe al giusto posto per massimizzare la sicurezza delle operazioni.
Per garantire delle prestazioni ottimali, le antenne dei ricevitori devono essere angolate in un’ampia configurazione a “V”, che fornisce la maggiore pulizia sonora quando il trasmettitore si muove nei dintorni a differenti angolazioni. La tecnologia Diversity delle antenne funziona al suo meglio se la loro distanza è di almeno un quarto di lunghezza d’onda (circa 13cm a 600MHz). Aumentare la separazione fino ad una lunghezza d’onda (circa 51cm a 600MHZ) migliorerà ulteriormente le prestazioni. Al di là di questa misura, non avremo invece miglioramenti significativi, anche anche se può essere utile a garantire una maggiore copertura su grandi palchi, dentro chiese o grandi sale riunioni.
Le antenne possono essere anche specifiche per determinate bande di frequenza, perciò è importante non tentare di utilizzarne una presa da un sistema diverso senza aver prima fatto un duplice controllo delle frequenze.
Se il ricevitore dovesse trovarsi lontano dalla zona di azione (ad es. chiuso in un rack), devono essere montate a distanza delle antenne direzionali o a mezz’onda, meglio se sopra il pubblico, al fine di avere un’ideale linea di visuale con i trasmettitori. Le antenne corte a un quarto di onda non dovrebbero essere mai montate a distanza, poichè usano il telaio del ricevitore com piano di terra.
Se le antenne sono lontane dal palcoscenico, sarà bene utilizzare antenne direzionali raccogliendo più segnale da quella direzione che da altre angolazioni.
Nel caso, poi, si colleghino al ricevitore con cavi coassiali, possono essere necessari degli amplificatori in-line per superare la perdita di segnale insita nel cavo. La quantità di questa perdita dipende dalla lunghezza e dalla tipologia del cavo; in generale non dovrebbe mai superare i 5dB.
3 – Set di frequenze mal coordinate
Un insieme adeguatamente coordinato di frequenze wireless deve soddisfare due criteri:
·         le frequenze non devono sovrapporsi a canali televisivi locali
·         devono essere compatibili fra loro
Nel primo caso, i trasmettitori TV possono operare a livelli di potenza fino ad 1 milione di Watt, al contrario dei radiomicrofoni che si muovono su potenze di 50 millesimi di Watt (mW) e decisamente meno potenza di uscita. Col termine TV “locale” si considera una distanza fino a 80/100 chilometri, variabile a seconda della zona di copertura del trasmettitore TV e della posizione del microfono wireless.
Sicuramente, tuttavia, stare all’interno di una struttura è più sicuro, in quanto le strutture edilizie attenuano i segnali e si può arrivare ad ignorare stazioni televisive a distanza di 50/60 chilometri. Però, visto che le frequenze di queste trasmissioni sono ben note, è buona cosa cercare di evitarle.
Passando al secondo punto, il metodo più semplice per assicurarsi un set di frequenze compatibili è usare ciò che è già preimpostato nei sistemi come “Group” e “Channels”. Utilizzando canali che sotto tutti all’interno di uno stesso gruppo, è garantita un’alta compatibilità in caso di sistemi semplici. Gruppi e canali possono essere determinati attraverso il sito web del produttore o utilizzando la funzione “Scan” che è di solito built-in nel ricevitore.
Se la configurazione wireless è più complessa, ad esempio utilizzando microfoni e in-ear monitor insieme, può rivelarsi necessario utilizzare un software di coordinamento delle frequenze tramite personal computer. I produttori di apparecchi wireless di solito possono aiutare in questi casi.
Attenzione: una frequenza non va sempre bene per tutti! Se siete in tour negli Stati Uniti ad esempio, dove la rete di canali TV è molto fitta, non è generalmente possibile utilizzare un dato insieme di frequenze ugualmente in tutto il paese.
Non esiste comunque un settaggio unico e perenne, l’ambiente RF può cambiare in modo imprevisto e ciò che si è rivelato affidabile durante il sound check non è detto che lo sia anche durante tutto lo spettacolo. Per questo il coordinamento delle frequenze è così fondamentale.
4 – Scadente gestione della batteria
È sin troppo ovvio che la gestione delle batterie nei sistemi wireless sia di cruciale importanza, ma ciononostante in molti cercano di ridurre i costi utilizzando batterie di qualità scadente. La maggior parte dei produttori di apparecchi wireless specificano di usare batterie monouso alcaline o al litio poiché la loro tensioni in uscita è molto stabile durante tutta la vita della batteria. Quelle ricaricabili possono sembrare una soluzione ideale, ma forniscono circa il 20% in meno di tensione, anche quando sono completamente cariche.
Per non avere problemi, confrontate sempre i requisiti di tensione del trasmettitore con la tensione in uscita della batteria nel corso del tempo. Per i 9 volt, ci sono dei tipi di batterie agli ioni di litio, mentre le batterie Ni-Mh e Ni-CAD durano solo un paio d’ore. Per AA, le ricabili Ni-Mh offrono prestazioni simili alle monuso.
Durata batterie radiomicrofoni di vari tipi

Rimuovete sempre le batterie dopo ogni performance, ciò impedirà di utilizzare batterie scariche la volta successiva ed anche danni se i trasmettitori non vengono utilizzati per lungo tempo.
5 – Improprio settaggio del GAIN
Una corretta impostazione del volume di ingresso è una delle regolazioni fondamentali su un sistema wireless; la distorsione può verificarsi sei il gain è troppo alto, mentre se è troppo basso non ne beneficerà certo il rapporto segnale/rumore.
I sistemi wireless hanno un controllo di gain generalmente sullo stesso trasmettitore sotto forma di interruttore, potenziometro o regolazione programmabile. Si deve pensare come se fossimo di fronte ad un mixer in cui lo scopo del gain è avere una sensibilità di ingresso abbastanza bassa per non sovraccaricare e mandar il segnale in clipping, ma anche abbastanza alta per avere un livello di segnale gestibile sopra il rumore di fondo del sistema.
L’indicatore di picco è di solito posto sul ricevitore, quindi è bene osservare il pannello di controllo anteriore durante l’uso. Se l’indicatore lampeggia costantemente, è il caso di abbassare il gain fin quando non lo fa solo occasionalmente; se non lampeggia per niente, allora bisogna aumentare solo quando lo vedremo sui segnali più forti.
Molti sistemi hanno anche un controllo di uscita sul ricevitore, che però non ha alcun effetto su una scorretta impostazione del gain del trasmettitore. Se la distorsione si sta verificando all’interno di quest’ultimo, non ha alcun senso agire sul ricevitore. La maggior parte dei professionisti consiglia di lasciare il livello di uscita sul ricevitore al massimo; finché il mixer può recepirne il livello, il sistema avrà così la migliore gamma dinamica possibile.


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